I legamenti LARS sono destinati alla ricostruzione intra o extra-articolare dei legamenti rotti, e sono progettati per simulare le normali fibre anatomiche del legamento. Le fibre longitudinali intra-articolari resistono all'affaticamento e permettono la ricrescita fibroblastica, le fibre dei tessuti extra-articolari invece forniscono robustezza e resistenza all'allungamento.
Nelle seguenti sezioni è disponibile la documentazione dei legamenti sintetici Lars divisa per prodotto. In basso potete vedere e scaricare le tecniche operatorie di ogni elemento e, ove disponibile, la relativa documentazione scientifica. Per documentazione mancante o ulteriori informazioni non esitate a contattarci.
Le lussazioni acromio-clavicolari creano lesioni al sistema articolato cleido-scapolare di cui la fisiologia complessa regola il buon funzionamento gleno-omerale. La tecnica di ricostruzione utilizza il legamento LARS LAC 20 in poliestere, le cui fibre longitudinali non tessute, poco sensibili alla deformazione plastica, consentono una colonizzazione fibrobastica veloce grazie alla loro struttura porosa.
Le rotture e le disinserzioni del tendine rotuleo e del tendine quadricipitale, non scarse di frequenza, sono di ricostruzione difficile, perché nella maggioranza dei casi avvengono su tessuti già patologici.
Conoscendo bene le insidie dell'uso di legamenti biologici in questo tipo di ricostruzione, dal 2002 Lars ha lanciato sul mercato un legamento sintetico progettato appositamente per la riparazione di questa lesione.
Questo tipo di legamento Lars è spesso utilizzato per la riparazione della lassità laterale cronica della caviglia.
Questa tecnica operatoria è indicata per le instabilità croniche o nel momento in cui il legamento danneggiato non permetta una riparazione solida e necessita un rinforzo con un legamento artificiale.
La ricostruzione della cuffia è facilitata dall'uso di un legamento sintetico appositamente concepito, che consente di fare da ponte alla lesione tendinea per permettere al muscolo di ritrovare la sua funzione, dato che la prognostica è quella del muscolo. Questo legamento presenta due parti: la parte prossimale "muscolare" piatta, rettangolare e porotica, di 25 a 30 mm di larghezza, e la parte distale "tendinea" composta da due estremità cilindriche prolungate da due fili di trazione.
I legamenti Lars studiati appositamente per la ricostruzione del legamento crociato anteriore: questi legamenti sono specificatamente utilizzati come rinforzo di plastiche autogene. Le loro fibre longitudinali libere sono orientate "destra" o "sinistra" nella porzione intra-articolare, in modo da riprodurre l'orientamento delle fibre anatomiche.
Il legamento Lars studiato appositamente per la ricostruzione del legamento collaterale mediale: questo legamento è specificatamente utilizzato come rinforzo di plastiche autogene. Il legamento LARS MCL 32 è composto da 3 parti: una zona cilindrica lavorata a maglia, una zona di fibre libere che andrà a rinforzare il legamento collaterale, una zona fatta a maglia piatta per l'inserzione tibiale.
I legamenti Lars studiati appositamente per la ricostruzione del legamento crociato posteriore: la loro struttura a fibre longitudinali parallele offre il vantaggio di evitare la lesione reciproca delle fibre incrociate tra di loro nelle costrizioni in flessione-torsione. Inoltre, queste fibre si collocano naturalmente, dietro la tibia, in una struttura appiattita, molto permeabile all'invasione dal tessuto connettivo cicatriziale.
La ricostruzione del MPFL è uno degli interventi più utili attualmente realizzati per la stabilizzazione della rotula. La composizione dei legamenti Lars utilizzati per questo tipo di lesione è tela di poliestere costituita da fibre tecniche longitudinali (trama) di polietilene teraftalato e di un filo trasversale lavorato a maglia secondo un lavoro a maglia originale che ne impedisce uno stiramento nel tempo > 1%.
Si tratta di un legamento di rinforzo tubolare in cui la parte mediana, che corrisponde alla zona intra-articolare del trapianto biologico, è costituita soltanto da fibre longitudinali. È stato creato per consentire una tecnica mista di ricostruzione biologica con i suoi vantaggi, protetta per i mesi necessari alla integrazione del trapianto ed anche ulteriormente, da un legamento artificiale molto resistente che permette una ripresa accelerata delle attività sportive e garantisce un minor degrado del risultato ottenuto negli anni successivi.
Le rotture del tendine d'Achille, pur banali che siano, non sono solitamente di cura tanto facile. L'utilizzo di un'armatura protesica endo-tendinea per diversi anni ha il merito di rendere la ricostruzione immediatamente robusta e soddisfacente per il chirurgo e nel medesimo tempo rende il decorso postoperatorio più semplice e più rapido per il paziente.
Grandi lesioni delle strutture di tessuto morbido funzionale (come estensore, legamenti, muscoli) possono verificarsi in caso di chirurgia tumorale o ricostruttiva a seguito di una riparazione tradizionale delle articolazioni. La ricostruzione può essere effettuata utilizzando innesti biologici come lembi muscolo-tendinei liberi o peduncolati, allotrapianti o materiale sintetico, come gli appositi prodotti Lars.